Interessantissimo tiralegacci per armature da gettata in calcestruzzo, di fabbricazione nazista, risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Caratterizzato da un robusto mandrino in acciaio a 4 scanalature (la parte scanalata misura circa 32 cm), l’attrezzo permetteva, inserendo i due anelli dei tradizionali legacci in fil di ferro per armature all’interno dell’uncino posto in punta, e tenendo fermo, con una mano, l’estremo opposto dell’attrezzo, di stringere la legatura con un unico gesto, semplicemente tirando a sé, con l’altra mano, l’impugnatura scorrevole rivestita in legno: ruotando velocemente, infatti, l’uncino in testa arricciolava il fil di ferro su sé stesso, annodando saldamente la legatura. Impiegato tanto dai genieri (Pioniere) della Wehrmacht quanto dalle squadre dell’Organisation Todt, che, fra specie 1938 e 1945, misero in cantiere migliaia di chilometri di complesse linee fortificate – basti pensare alle Linee Sigfrido, Gustav, Gotica e, soprattutto, al Vallo Atlantico -, il tiralegacci, in condizioni di conservazione molto buone – eccetto per qualche comprensibile segno di ossidazione sul mandrino -, riporta, sull’estremità opposta all’uncino, alcune marchiature speciali, che confermano tutta la storicità del pezzo: il logo ovale, con due martelli incrociati, delle industrie «E & L», ovvero Eckardt & Lohkamp di Berlino, azienda meccanica specializzata in macchinari ed attrezzi da lavoro, «H 1938», ossia l’anno di produzione, ed il codice WaffenAmt «WaA 145», segno dell’accettazione governativa dello strumento. Unicità assoluta sul web, il reperto si presenta oggi come un articolo di assoluto valore per il collezionista, un testimone concreto degli sforzi titanici messi in campo dal regime hitleriano per instaurare con la guerra il “Nuovo Ordine” europeo.